Lo smog peggiora la salute dei cardiopatici piu' degli altri

Le persone cardiopatiche devono stare attente all' inquinamento ed in particolare alle Pm10, le sottilissimi polveri con il diametro di 10 millesimi di millimetro, formate dallo smog delle auto e dai riscaldamenti. In un soggetto gia' in condizioni alterate di frequenza cardiaca le polveri peggiorano ulteriormente la sua condizione. È quanto afferma uno studio dell'Università di Padova - Dipartimento di medicina ambientale, in collaborazione con la Clinica cardiologica - che si prefiggeva di valutare i rischi a breve termine dell'esposizione alle poveri sottili in persone affette da asma o cardiopatie. I risultati della ricerca, pubblicata sulla rivista «European Heart Journal», evidenziano come per gli asmatici non vi sia alcun peggioramento della malattia se non una percezione individuale della stessa in maniera più acuta. Diversa la situazione per i cardiopatici: i medici hanno visto infatti come l'esposizione alle polvere sottili per i cardiopatici non curati con betabloccanti comporti una ridotta variabilità della frequenza cardiaca e, conseguentemente, un maggiore rischio di malattia coronarica. Lo studio è stato compiuto su due campioni di pazienti monitorati per 3 volte all'anno nell'arco di 2 anni in stagioni diverse con differenti concentrazioni di polveri ultrafini nell'aria respirata. Contemporaneamente, a quelli affetti da malattie coronariche sono stati misurati i parametri cardiologici tramite l'applicazione di un holter per 24 ore consecutive