Dermatiti da cellulare, attenzione a nichel e cromo

Molti consumatori soffrono di dermatiti dovute al nichel e in minima parte anche al cromo, presenti nei telefoni cellulari. Alcune norme europee vietano la presenza di questi metalli in articoli di bigiotteria ma non nei "telefonini". E' questo uno dei gridi di allarme che verrà lanciato al congresso Nazionale della Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST), che si terrà a Firenze la prossima settimana. «Sono sempre più numerosi i casi di pazienti che arrivano dal dermatologo con una dermatite localizzata intorno all'orecchio e sull'orecchio stesso - rivela Torello Lotti, presidente del Congresso e neoeletto presidente dell'International Society of Dermatology - e i segni sono quelli di una dermatite da contatto classica: arrossamento, prurito, vescicole. E la zona, molto circoscritta, aiuta a sospettare subito del cellulare». La causa è la presenza di nichel o, in forma minore, dal cromo nelle parti metalliche del telefonino a contatto con la pelle di viso e orecchio. Praticamente tutti i casi si registrano infatti in soggetti allergici a uno di questi metalli, che secondo le stime più recenti, non sono tollerati da circa il 20 per cento della popolazione. E i due metalli sono spesso impiegati nei cellulari: secondo un'indagine recente condotta da un gruppo di ricercatori della Brown University del Rhode Island, negli Stati Uniti, un telefonino su due contiene nichel nel metallo attorno allo schermo, nella tastiera, nel logo. «Le normative della Comunità Europea impongono limiti ai contenuti di nichel in alcuni prodotti, ad esempio la bigiotteria, ma non esistono regole specifiche per i telefoni cellulari - prosegue Annarosa Virgili, direttrice della Clinica Dermatologica dell'Ospedale Universitario Sant'Anna di Ferrara - ma purtroppo è molto difficile, quando si acquista un telefonino, sapere se contiene nichel o cromo: meglio comunque, soprattutto se già è stata diagnosticata un'allergia da contatto, preferire cellulari che abbiano le parti esterne in plastica. In ogni caso si può fare un piccolo test per la presenza di nichel: in commercio sono disponibili semplici kit che consentono di rilevare la presenza del metallo. E se il telefonino dei desideri è a rischio e proprio non se ne può fare a meno, è meglio rivestirlo con una copertura protettiva in plastica o tessuto». Per ridurre il rischio la soluzione è semplice: diminuire l'uso del cellulare e magari utilizzare gli auricolari, che generalmente non danno problemi di allergia. Una volta che la dermatite si è manifestata, bisogna intervenire con i classici farmaci impiegati in caso di allergie cutanee, come creme a base di antistaminici o cortisonici.