Controindicazioni dei tatuaggi normali e all' hennè

I tatuaggi vanno sempre più di moda, specialmente in estate se ne vedono sfoggiati di tutti i tipi e di tutti i colori sulla pelle degli italiani sdraiati al sole. La domanda che molti si pongono: è rischioso farsi i tatuaggi? Quali controindicazioni ci sono?

Secondo uno studio dei ricercatori dell'University of British Columbia (Canada), e pubblicato sull'International Journal of Infectious Diseases farsi un tatuaggi è rischioso, può portare a contrarre epatite C, ma anche Hiv, epatite B, infezioni fungine o batteriche, e di sviluppare reazioni allergiche per la pelle.

Gli studiosi hanno esaminato 124 sricerche condotte in 30 Paesi, Italia inclusa. Scoprendo così che l'incidenza di epatite C dopo un tatuaggio è direttamente legata al numero di tattoo sfoggiati sul corpo. Per essere eseguito un tatuaggio, calcolano gli studiosi, deve essere disegnato sull'epidermide che viene punta dalle 80 alle 150 volte, in media. «Dal momento che gli strumenti dei tatuatori entrano in contatto con sangue e fluidi corporei - spiega Siavash Jafari, uno degli autori dell'indagine - le infezioni possono essere trasmesse da una persona all'altra, se questi attrezzi non vengono sterilizzati dopo ogni applicazione se e non si seguono opportune regole igieniche». E ancora: spesso gli inchiostri non sono tenuti in contenitori sterili, così possono fare da 'vettorè nella trasmissione delle infezioni, ammonisce Jafari. «Ecco perchè i clienti, e in generale tutta la popolazione, deve essere informata dei rischi associati a questa pratica - aggiunge - e gli artisti del tattoo devono parlare dei pericoli prima di eseguire un lavoro».

Secondo la ricerca i numeri sono in crescita, e spesso chi si tatua una volta finisce per replicare l'operazione. Dunque è ormai opportuno mettere a punto delle linee guida ad hoc per il controllo delle infezioni da tatuaggio, destinate agli artisti e agli appassionati, programmando anche regolari ispezioni per assicurare il rispetto di queste regole e la segnalazione di eventuali eventi avversi. Non solo, gli studiosi invitano a monitorare i gruppi di popolazione più inclini a subire il fascino dei tatuaggi (in particolare gli 'under 30' e i detenuti) per ridurre il tasso di diffusione dell'epatite. Occhio, infine, agli inchiostri: in alcuni casi sono stati usati vernici per la casa, inchiostro di stampanti del pc o altri prodotti non specifici, che contengono sostanze tossiche potenzialmente dannose. Anche la passione per i disegni che brillano al buio, all'ultima moda fra i giovanissimi, secondo i ricercatori è da tenere d'occhio: i possibili pericoli per la salute non sono ancora noti.

Attenzione perchè anche i tatuaggi all' Henné non sono esenti da rischi. Alla tintura naturale di Henne viene di solito aggiunto un composto, la parafenilendiamina, che serve per scurire il tatuaggio. Questa sostanza fa aumentare il rischio di contrarre una dermatite allergica da contatto, almeno secondo i ricercatori spagnoli del reparto di dermatologia del Complejo Hospitalario ToledoBuenos Aires.